Questa è la seconda volta che sono ospite della casa e la terza che vengo a Verona. Il motivo della mia "visita" è che l'anno scorso ho subito un intervento al cervello, è andato tutto bene e ora ritorno per fare dei controlli post operatori.Volevo ringraziare tutte le persone dell'Associazione per la disponibilità e grande cortesia e umanità che conservano nel loro cuore e sono sempre pronte a donare agli altri. Ho sempre pensato che la mia malattia fosse una disgrazia, ma a volte penso: "Se non mi fosse successa, avrei mai conosciuto Cilla?". Ringrazio ancora per tutto e non smettete mai di donare il vostro amore. |
Io e mio marito siamo qui da diversi giorni, costretti a un ricovero dopo che l'incubo "tumore" era entrato nella nostra vita. Attraverso un'amica di Verona scopriamo dell'esistenza di "Cilla". Venerdì mio marito ha subito l'intervento, tutto è andato nel migliore dei modi e domani può già essere dimesso. In questi giorni di paura e sofferenza ho trovato conforto tra le mura di questa accogliente "casina". Desidero ringraziare chi si prende cura del dolore altrui offrendo un riparo che permette al dolore di tramutarsi in forza e coraggio in un luogo che "apre" alla fede.
Ognuno di noi che passa da qui affronta delle realtà più o meno dolorose... La serenità di questo luogo e la presenza di persone speciali come voi aiutano a rendere tutto più sopportabile. Sapere di non essere soli e poter condividere alcuni momenti spiacevoli è un dono |
Ancora una volta, per l'ennesima (fortunatamente) siamo ritornati in questa casa io, mamma e papà, il quale ha subito un altro intervento, questa volta alla lingua, perchè il male era ritornato. Questa volta siamo stati "solo" una settimana e in questo periodo ci sono venuti in mente tutti i ricordi di cinque anni fa quando siamo stati per 36 giorni, tutte le persone che abbiamo conosciuto e con cui abbiamo fatto amicizia: tutti i ricordi sono rifioriti. Questa casa è sempre la stessa, non è cambiato nulla. Quel "nulla" è tutto: pace, serenità, tranquillità; è un ambiente unico, ti fa sentire a casa tua. Questa volta voglio chiudere in modo diverso, auguro con tutto il mio cuore a voi che verrete di avere tanta fortuna e tantissima Fede, perchè è solo con la Fede che si superano i momenti più critici.
Ancora una volta ritornando in questa casa ci siamo sentiti come a casa nostra, dove l'amicizia è la cosa più spontanea che si prova verso gli altri ospiti. Auguriamo a tutti gli ospiti che attualmente sono nella casa e a quelli che verranno un futuro radioso e in perfetta salute. |
Per la tredicesima volta siamo stati tuoi ospiti e chissà quante volte ancora dovrò chiedere la tua disponibilità "Cilla". Sono certo della disponibilità dei volontari che con generosità nel tuo nome operano in maniera gratuita e disinteressata. Ti ringrazio e mi affido come sempre alla tua intercessione per la mia completa guarigione e per quella di tutti gli altri ospiti. Ti affido, inoltre, quanti nel tuo nome si adoperano in questa nobile missione. Dio li benedica e li custodisca, unitamente alle loro famiglie. Grazie
Nel momento in cui si ha bisogno di solidarietà per affrontare meglio la malattia dei nostri cari, si incontrano persone che ti capiscono e ti aiutano anche ascoltandoti e consigliandoti. Questa è l'Associazione Cilla. Queste persone possono andare orgogliose nella coscienza di possedere la qualità più importante: l'umanità. Grazie |
Sono arrivata in questa bella città non come turista, ma per fare un intervento alla mamma. Non sapevo dove andare, due erano le cose che più mi angosciavano: il problema della mamma e la paura di dover essere da sola la notte in una camera con i miei problemi di attacchi di panico. LA Divina Provvidenza mi ha fatto conoscere questo meraviglioso posto, è stata tutta una casualità; qui ho trovato persone con cui condividere momenti di paura e momenti di sollievo.Ringrazio le persone che fanno parte dell'Associazione, sono gentilissime e meravigliose. Vi auguro di continuare, perché sicuramente siete scelte dal Signore per alleviare e aiutare le persone che in alcuni momenti si trovano sole e impaurite.Quando la sera rientravo a casa mi ritrovavo le cose, gli oggetti che comunemente sono in tutte le famiglie. Questa brutta e meravigliosa esperienza rimarrà sempre nel mio cuore e ne parlerò con amici e parenti, vi porterò nel mio cuore e pregherò per tutti voi e per coloro che hanno bisogno. Grazie.
Agli angeli della casa Cilla lascio il mio saluto più amoroso perché mi sono stati accanto nel momento peggiore che un genitore può vivere: la perdita di un figlio di 31 anni. Grazie per la vostra dolcezza, serenità e partecipazione. Insieme all'eterno ricordo del mio ragazzo ci sarà sempre anche il vostro scolpito nel mio cuore. Non dimenticateci, perché noi non vi dimenticheremo.
Poi un giorno arriva Lei. Si prende il "prima" e il presente diventa angoscia per il futuro e la vita diventa una battaglia in funzione di Lei, Lei che si prende tutto: il tempo, i pensieri, l'organizzazione sono tutti scanditi da Lei. E, insieme all'urgenza di "fare" c'è un tutt'uno con la paura di sbagliare...La malattia si insinua così nella vita di chi la subisce. Si prende, prima di tutto il resto, la serenità, assorbe totalmente i pensieri. E si annaspa, si cerca confusi e ci si dimentica di sperare, quasi che farlo sia illusorio. E si cercano risposte almeno ai mille come, dove e quando.
Descrivo così il mio approccio all'associazione "Cilla": avevamo bisogno di tutto, principalmente per me, credevo, di una base logistica. Così ho chiesto una stanza a Verona, per avere un letto, una cucina ed un bagno vicini all'ospedale per una settimana o giù di lì. Non mi aspettavo, invece, che il riposo di cui avevo più bisogno l'avrei trovato nell'ascolto reciproco mentre scoprivo di essere profondamente capita. Non credevo che il nutrimento quotidiano fosse la condivisione delle preoccupazioni. Neanche immaginavo che tre stanze coabitate diventassero "casa" e che il bagno di cui avevo più necessità fosse un'immersione nell'accettazione di questa trasformazione delle nostre vite. Così le settimane sono diventate mesi, i coinquilini sono diventati amici e i volontari i nostri sostegni.
Sono Lorena, la moglie di Dino, vi ricordate? Io vi penso con gratitudine. Nel lungo periodo di permanenza di Dino a Verona mi avete accolta in una delle vostre case, dandomi modo di avere anche io lì, una "mia" casa. Avete fatto anche in modo che io, lì sola, non lo fossi così profondamente...unendo la mia fatica a quella di altre persone nella stessa situazione, legando nella reciprocità e alleviando nella quotidianità i nostri dolori. Siete stati presena discreta e preziosa quanto sollecita, in momenti tanto difficili siete stati sollievo e rifugio. Non vi dimentico e vi considero amici, perché il modo che avete di accogliere è stato per me "un attimo di respiro" lì per lì e nel presente siete un ricordo di capace gentilezza.
Vi auguro buon tutto cari amici CILLA
Già nell'avervi sentito per telefono e dopo conosciuti di persona, ci avete colpito di ciò che il vostro animo ha potuto costruire seguendo le orme del vostro fondatore e mettendo soprattutto a proprio agio con la vostra disponibilità e accoglienza tutte le persone e gli ammalati che da voi vengono ospitati facendoli sentire come fossero a casa loro.
Di questo ve ne siamo profondamente grati e cercheremo di ricordare tutti nelle nostre preghiere.
Io sono Laura. Ma avrei potuto essere MAria, Giovanna, Paola. Avrei potuto essere chiunque. Io sono chiunque. L'unica cosa che sapevate di me nel momento in cui vi ho cercati è che ero un chiunque che aveva bisogno. Ho bussato e mi avete aperto. Chiunque io fossi. Ho chiesto e mi avete dato. Chiunque io fossi. So di non poter ricambiare una cosa così grande a voi. Trovare casa e sentirsi a casa quando tante cose della tua vita, le più importanti, sono in pericolo. Posso dirvi solo grazie. Per il grande conforto che viene offerto con tanta spontanea semplicità. Grazie a nome di Laura e di tutti i chiunque che qui sono stati o che verranno. Sono certa che non possano che sentire quello che sento io. Gratitudine. Perché non è vero che è il dolore che accomuna gli uomini, è ciò che del dolore se ne fa.
Non so ancora quante volte e se dovrò tornare, ma so con certezza che questo tempo non andrà perduto nella mia memoria né sbiadirà. Voi, per me, non passerete, neanche quando sarete passati, perché il passato non è dietro, è dentro.Grazie di cuoree il più sincero augurio che nulla vi fermi mai.
Ormai siamo diventati i pendolari della speranza. Torniamo a Verona due volte al mese per la chemio di mia moglie Rosa, ogni volta è come fare ritorno a casa, accolti dall'affetto e dalla professionalità degli operatori sanitari del Policlinico, ma soprattutto dall'abbraccio affettuoso, caloroso e pieno d'amore dei volontari di casa Cilla; qui abbiamo modo di condividere con loro e con altri ospiti della casa la nostra sofferenza il cui peso diventa sempre più leggero. Grazie, grazie e ancora grazie per il vostro modo di farci sentire amati e in famiglia!
Dio ve ne renda merito!
Thank you/ Grazie alle volontarie di casa Cilla: Cecilia, Mariella etc etc..per averci fatto sentire a casa, confortate, ascoltate, benvolute in un periodo a sorpresa che da tre giorni si è esteso a tre settimane. Sapevamo di essere in ottime mani e così è stato. In un mondo sempre più veloce, superficiale, insicuro abbiamo trovato una realtà intima, di casa, di pace, ristoro e serenità che ha portato grandi e profondi momenti di condivisione, solidarietà e reciprocità con tutti gli ospiti qui per un simile viaggio/percorso.Questo ci ha dato tanto sostegno, forza e speranza - in questo ambiente "neutro" confortevole e aperto a tutti - abbiamo potuto ricaricarci giorno dopo giorno. Vi ringraziamo di cuoree per tutta la vostra positività e gentilezza. Vi ricorderemo caramente e raccomanderemo senza alcuna esitazione...e se necessario torneremo nuovamente a sostare nella nostra "casetta veronese", casa Cilla!
Con gratitudine, amicizia e tanto amore desideriamo augurare a voi e a tutte le famiglie che da qui passeranno tanta salute, serenità, pace e bene.
Sono sempre stata un pò restia a mettere su un foglio i miei pensieri e le mie emozioni, ma in questo momento molto particolare per me e i miei familiari sarebbe egoistico da parte mia non esprimere la mia gratitudine immensa per il supporto morale e materiale che i volontari di questa splendida associazione ci hanno dato. "Casa Cilla": in questo nome è racchiuso tutto ciò che in alcuni momenti dolorosi ti fa sentire meno solo, accolto, supportato, amato. Grazie di cuore a tutti voi perché questa parentesi che non si è ancora chiusa, è stata tutto sommato un'esperienza dalla quale trarre riflessioni positive. Grazie anche alle altre ospiti della casa, Maria, Barbara, Maria Rita con le quali abbiamo condiviso preoccupazioni e gioie sperimentando il potere terapeutico dello stare insieme.
P.s. Ultima, ma non meno importante, l'emozione di condividere nella casa la Santa Messa insieme a tante splendide persone in un simbolico abbraccio collettivo. Grazie.