Una condivisione
             che diviene cultura

Testimonianze

Io e mia moglie ringraziamo questa casa di accoglienza Paolo VI per l'ospitalità che ci ha dato e tutto il personale per la gentilezza, la disponibilità e l'amore dimostratoci. Così voglio rivolgere questa preghiera a tutti gli ammalati e a tutte le persone che leggono questo memoriale

Oh Signore Gesù,

la malattia ha bussato alla porta della mia vita abituale e mi ha trapiantato in un "altro mondo", quello dei malati. Un'esperienza dura, Signore, una realtà difficile da accettare. Eppure Signore, ti ringrazio proprio per questa malattia: mi ha fatto conoscere e toccare con mano la fragilità e la precarietà della vita, mi ha liberato da tante illusioni.

 

Ora guardo tutto con occhi diversi:quello che ho e che sono non mi appartiene, è un tuo dono. Ho scoperto che cosa vuol dire "dipendere", aver bisogno di tutto e di tutti, non poter fare nulla da solo. Ho provato la solitudine, l'angoscia, la disperazione, ma anche l'affetto, l'amore e l'amicizia di tante persone. Signore, anche se mi è difficile ti dico: "Sia fatta la Tua volontà". Ti offro le mie sofferenze e le unisco a quelle di Cristo. Ti prego: benedici tutte le persone che mi assistono e tutti quelli che soffrono come me e, se vuoi, dona la guarigione a me e agli altri.

 

 

 

Sono passati tre mesi da quando il fato mi ha messa di nuovo alla prova...dolore, lacrime e paura. Sentivo per l'ennesima volta di essere vittima di un destino avverso...mi sentivo sola e abbandonata da tutti, anche da Dio! La mia fede ha vacillato tremendamente, ma proprio quando pensavo che questa volta non avrei avuto la forza per affrontare un altro dolore ...ecco che Dio nella Sua benevolenza mi ha dimostrato che Lui ci ama di un amore eterno! CILLA! Grazie alle persone che con il cuore e l'anima si dedicano con altruismo ai loro fratelli in difficoltà sono guarita prima nell'anima e poi nel fisico. E' proprio vero...non bisogna mettere limiti alla Provvidenza!

 

 

 

...E CI SIAMO SENTITI ACCOLTI

Abbiamo trascorso circa una settimana presso la "Casa Cilla" a Padova. Desideriamo scrivere qualcosa di noi, la nostra storia in breve, per ringraziare questa Associazione così importante in certe situazioni di emergenza. Siamo sposati da 41 anni, abbiamo 4 figli e due splendide nipotine. Davide, che è gemello, ha 35 anni. E' spastico dalla nascita, è in carrozzina da sempre, parla con difficoltà, ma capisce tutto. E' stato con noi fino a 30 anni, poi si è aggravato, aveva necessità del respiratore di notte e bisognava fare la veglia. Noi genitori non riuscivamo più a gestirlo, così si è deciso di inserirlo in una Comunità Alloggio, vicino a casa. Eravamo molto presenti anche perché l'assistenza sanitaria non era prevista e cercavamo di sopperire a questa mancanza. Poi non è stato più possibile lasciarlo lì per la sua gravità e così da febbraio 2012 è stato inserito a Sarmeola di Rubano presso l'Opsa, dove le cure sanitarie erano efficienti e per Davide risolveva i suoi bisogni. Questo inserimento per noi è stato molto difficile, specie per me, la mamma. E' stato come un lutto e il mio desiderio era stargli vicino, vedere il suo sorriso, sentirmi dire "Mamma ti voglio bene", coccolarlo, averlo ancora tra le braccia...Poi con l'aiuto dei miei familiari piano piano mi sono ripresa e con molta fatica ho cercato di "mollarlo", anche perchè Davide era nel posto giusto si trovava bene ed era contento. Poi...20 giorni fa è stato ricoverato per un ascesso perianale. L'assistenza 24 ore su 24 era a carico nostro. Noi veniamo da Treviso, non è lontana da Padova, ma il viaggio sarebbe stata una fatica in più. Attraverso un amico ci è stata indicata "Casa Cilla" e abbiamo scoperto un altro mondo. La storia di una ragazzina di 15 anni e la sua eredità di amore. Il primo giorno eravamo un pò spaesati e la frase che la signora Annina, mi disse: "Sentitevi a casa vostra" ci ha commosso e consolato. Eravamo stanchi, sfiniti e molto preoccupati perchè Davide stava male ed era pieno di dolori e si lamentava continuamente. L'assistenza era pesante e pure le notti. Ricordo che la prima notte ha voluto stare con Davide, Nadia , la più piccola dei nostri figli, ma alle 2 di notte mi manda un messaggio disperato: "mamma non ce la faccio, Davide sta male", piangeva ed era sfinita. Lo stesso per il gemello la notte dopo. Quando siamo andati per il cambio scoppiò a piangere stanco e impotente. Laura con Nicola, il marito, hanno dovuto essere in due, era troppo pesante per una persona sola. Alla sera si rientrava e trovavamo caldo, un sorriso da parte degli ospiti, ci sentivamo in famiglia. Ecco sono stati giorni "fuori dal mondo", ma l'accoglienza di Giovanna, il suo sorriso, la sua disponibilità ci ha aiutato molto. In questo periodo travolgente anche emotivamente  oltre che per la fatica, abbiamo conosciuto persone che come ANGELI ci hanno aiutati, incoraggiati, hanno condiviso la nostra paura di perderlo e la nostra fatica nell'accudirlo. Ora va meglio. Davide è rientrato all'OPSA, sta abbastanza bene e noi siamo presenti un pò più spesso, ma lui sta bene ed è contento. Ora ho accettato il suo inserimento, sono più tranquilla. Ci resta dentro la sensazione di aver ricevuto tanto amore e tanta solidarietà, GRAZIE A VOI TUTTI PER IL VOSTRO IMPEGNO COSTANTE E SILENZIOSO!

 

 

 

 

 

 

Maria Colina è una ragazzina di 12 anni con una grave patologia tumorale che, dopo le prima cure nel suo paese d'origine, in Venezuela, l'ha portata in Italia con l'aiuto dell'Associazione ATMO che organizza viaggi e soggiorni in Italia per bambini affetti da patologie tumorali. L'ultimo atto, in ordine di tempo, è stato un delicatissimo intervento chirurgico (mai eseguito nei bambini) per tentare di salvarla. Maria e la sua mamma, Milagros, sono ospiti da otto mesi nella Casa di Accoglienza dell'Associazione Cilla di Padova. Siamo ogni giorno stupiti e commossi dalla fede di questa madre e dalla coscienza che questa ragazza (12 anni!!) ha di sè, della vita e della sua serenità ad affidarsi al Signore. La mamma esclamava in questi giorni:"Non capisco come una bambina abbia una coscienza così! Da dove viene tutto questo?? E' una serenità che nasce solo dall'innocenza dei suoi anni oppure è qualcosa che non è suo, che le è dato?" Ci siamo una volta di più resi conto che solo la nostra amicizia, o meglio, la Presenza che essa contiene, può permetterci di non lasciare fuori niente dalla vita, neppure il dolore indicibile di una madre che vede il dolore della propria figlia. E' evidente che la piccola Maria può essere lieta in una circostanza piena di fatica perché certa di essere amata. Preghiamo il Signore per lei e perché anche noi possiamo avere questa coscienza.

"Quando le cose vanno male, non andare con loro" - Elvis Presley.

Ciao! Come state? Spero abbastanza bene. Innanzitutto voglio scusarmi con voi per non essere tanto attiva come prima. Come potrete capire, sono stata molto impegnata con le visite mediche e gli esami in preparazione dell'intervento chirurgico, che è confermato per il 25 di questo mese. Va tutto molto bene, grazie a Dio. 

Bene, oggi è il 19 luglio. E' un anno giusto da quando ho avuto la diagnosi del tumore. Nonostante tutto sono molto grata.Quest'anno è stato pieno di benedizioni e non ho mai smesso di vedere la misercordia di Dio riversata in me e nella mia famiglia. In un solo anno la mia vita è completamente cambiata. Il mio modo di pensare è diverso e non vedo più la vita come prima. Mi sono resa conto che, nonostante i problemi, possiamo andare avanti, possiamo divertirci, possiamo ridere. 

 

Mi sono resa conto che niente è così terribile da poterti rubare la tranquillità e la felicità. In un anno la mia vita è migliorata tantissimo. Ringrazio Dio perché mi aiuta, perché mi guida, perché mi prende nelle sue mani ed entra nella mia vita. In un anno sento che sono cresciuta come persona. In un solo anno, un gran numero di persone meravigliose mi hanno sostenuto. Grazie. Grazie a tutti voi per aver passato con me quest'anno pieno di esperienze nuove, sorrisi, gioia, ma soprattutto speranza. Pregate per me. Vi voglio molto bene!