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Ieri, 14 febbraio, il nostro carissimo amico Salvatore Albanese è ritornato alla casa del Padre. Salvatore guida la nostra Associazione da quando il papà di Cilla, Rino Galeazzi, chiese a don Giussani di adoperarsi perché questa opera potesse proseguire dopo di lui. Per tutti noi Salvatore è un vero “padre” per come ci ha sempre mostrato una affezione a Cristo nel carisma del Movimento di Comunione e Liberazione, piena di passione e tenacia. Una fede in Gesù che ha sempre costretto tutti noi a fare i conti con la concretezza della Sua Presenza nella fragilità dei nostri rapporti, nelle circostanze personali e in quelle della vita dell’Associazione. |
Salvatore ci ha testimoniato il desiderio di vivere insieme e di condividere tutto, come i primi cristiani, la tenerezza e l’accoglienza verso chiunque chieda un aiuto, l’invito a giudicare tutto e a giocarsi totalmente nella vita, a partire da questa posizione umana.
Salvatore ci ha manifestato, con la sua esperienza personale, il gusto di una vita piena di senso, la profondità di un uomo che riconosce in tutto il segno della Presenza di Gesù, la letizia anche dentro le difficoltà.
Siamo grati per tutto quello che il Signore ha voluto costruire attraverso l'opera di Salvatore e coscienti del compito che lui ci lascia:
"L'Associazione Cilla è l'eredità che ci lascia da continuare, perché è in essa l'esempio che abbiamo avuto da lui. Il cuore umano suo possa animare e far muovere ora voi. [...] Questo soprattutto ci lascia in eredità: che abbiamo a vivere quell'esperienza di fede così come l'ha vissuta lui." (cit. dall'omelia di Don Luigi Giussani alla Messa per il funerale di Rino Galeazzi, papà di Cilla - 26/09/1988)